Tenaris vende. Il gruppo della famiglia Rocca ha reso noto di aver raggiunto l’accordo con l’americana General Electric per la vendita del “Pressure Control Business” di Hydril. La transizione, che dovrà essere approvata dalle autorità statunitensi, si effettuerà per un importo di 1,115 miliardi di dollari.
La cessione del ramo d’azienda è avvenuta in quanto «l’attività della divisione “pressure control” dispone di eccellenti tecnologie e ha solide prospettive per il futuro – ha dichiarato il presidente di Tenaris, Paolo Rocca -. Ma ha limitate sinergie con il nostro core business nei tubi».
Analisi strategico-politiche, decine di interviste a produttori, distributori e centri di servizio in tutta Italia: che ne sarà della siderurgia nazionale e, ancora, quali sono le prospettive della distribuzione italiana di acciaio nell’«era delle concentrazioni»? Questo è «L’acciaio diventa software»: uno studio promosso da Siderweb e realizzato a più mani. L’edizione, unica nel suo approccio analitico e strategico ed interamente votata al mondo dell’acciaio, è stata redatta nelle sue due parti (una relativa all’ambito produttivo, l’altra al ramo distribuzione-centri di servizio) da Hans Wouters, senior manager di Accenture, e dal professore di Strategia e Politica Aziendale dell’Università di Brescia, Rino Ferrata. A quasi un anno dall’inizio dei lavori, il progetto è stato ultimato e sarà presentato al pubblico il prossimo 15 febbraio a Villa Baiana (Monticelli Brusati, Bs). Per l’occasione, i due autori saranno affiancati da un personaggio siderurgico di tutto rispetto. Sarà infatti presente Jacques Dham, Presidente di Eurometal e di ArcelorMittal Distribution.
La firma è stata apposta: il Gruppo Marcegaglia ha compiuto un passo ufficiale in avanti verso la realizzazione del nuovo stabilimento a San Giorgio di Nogaro. L’investimento stanziato è di 160 milioni di euro. Il nuovo stabilimento sarà di 100 mila metri quadrati ed occuperà 150 addetti per una produzione prevista di oltre 1 milione di tonnellate l’anno di lamiere a caldo. Per quanto riguarda la movimentazione della materia prima, 1 milione 200 mila tonnellate, arriveranno via mare, mentre il prodotto finito ripartirà dallo stabilimento parte via mare e treno, il residuo con i camion.
Alimentare un forte processo di crescita richiede un notevole dispendio di energia. Arvedi, nel processo che vede la società intenta al sostanziale raddoppio della capacità produttiva del polo cremonese, ha trovato un fornitore nella divisione Large Industries di Air Liquide. In particolare, il produttore lombardo ha siglato un contratto di fornitura di gas tecnici per una durata di quattordici anni. Secondo l’accordo, la fornitura sarà incanalata attraverso la tubazione già esistente. Air Liquide, da parte sua, dovrà essere più partner che fornitore. Non a caso, la società sborserà qualcosa come 40 milioni di euro in un programma di potenziamento della propria capacità produttiva installata sulla rete di tubazioni di ossigeno (circa 650 km) attraverso la quale rifornisce i clienti padani e, tra questi, anche Arvedi.
Per il tondo c.a. italiano, che sta vivendo una nuovo periodo aureo assieme alla "cugina" rete, un ulteriore scatto in avanti nei prezzi finiti. Come anticipato da Siderweb, sono stati approvati rincari ai listini degli extra dimensionali per tondo c.a. e rete elettrosaldata. I rincari medi gravitano sui 20 euro/ton.
L’acciaio “made in Italy” ha riscosso successo oltreconfine. Nei primi dieci mesi del 2007, il nostro Paese ha esportato verso l’Ue 10,9 milioni di tonnellate, il 9,6% in più del corrispondente periodo dell’anno precedente.
Rimangono sostanzialmente invariate le importazioni italiane di acciaio dai Paesi comunitari nei primi dieci mesi del 2007. Secondo i dati doganali, infatti, gli acquisti di prodotti siderurgici europei da parte di clienti italiani sono ammontati a 9,892 milioni di tonnellate, 28.000 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Superano le 600.000 tonnellate le importazioni italiane di prodotti piani in acciaio inossidabile nei primi 11 mesi del 2007. Secondo le rilevazioni gli acquisti di acciaio inox da parte dei clienti tricolori sono ammontati a 622.169 tonnellate, contro le 879.559 tonnellate dell’intero 2006.
Continua la discesa dei prezzi alla produzione dei metalli e dei prodotti in metallo. A dicembre l’Istat ha rilevato che l’indice (base 2000=100) che misura questa variabile si è assestato a 134,2 punti, con una contrazione di 1,5 punti rispetto al mese precedente. Per i metalli si tratta del quinto calo consecutivo. Nel corso del 2007, invece, l’indice ha fatto registrare un rincaro del 2,4%.
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