Il transatlantico Evraz Group punta sul Nord America. Il maggior gruppo siderurgico russo è infatti in trattativa per acquisire la canadese Ipsco. A confermare le indiscrezioni dei giorni scorsi è stato il quotidiano finanziario russo Vedomosti che cita fonti anonime vicine al dossier. Secondo Andrei Litvin della banca d’investimenti moscovita Mdm, interpellato dal quotidiano, l’accordo tra Evraz e Ipsco «è teoricamente possibile», la compagnia canadese è un affare remunerativo e attraente che permetterebbe alla russa di diversificare geograficamente la sua produzione.
Baosteel-NSC/Arcelor Automotive Steel Sheet, joint-venture “nobile” della siderurgia mondiale controllata da Nippon Steel (38%), Baosteel (50%) e Arcelor Mittal (12%), ha deciso di raddoppiare. Grazie ad un investimento di 419 milioni di dollari, infatti, l’azienda con sede in Cina porterà il proprio output a 1,6 milioni di tonnellate annue di lamiere per l’automotive entro il 2009, contro le 800.000 tonnellate odierne.
Non solo Severstal, Evraz e CSN si battono per l’acquisizione di Algoma Steel. A sorpresa si inserisce infatti anche l’indiana JSW Steel. La conferma ufficiale da parte del gruppo indiano non è ancora arrivata, solo il direttore finanziario, Sheshagiri Rao, ha dichiarato: «le sinergie tra il nostro gruppo e Algoma Steel saranno esaminate attentamente».
Il governo cinese interviene ancora nel settore siderurgico. E lo fa in maniera drastica.
L’esecutivo di Pechino, infatti, ha reso noto di aver ridotto i rimborsi sull’export per 83 tipi di prodotti finiti in acciaio a partire dal 15 aprile. La manovra del governo avrà un impatto sui prezzi per le esportazioni di 30-50 dollari la tonnellata.
Le acciaierie europee segnano un importante punto a loro favore negli Stati Uniti. In seguito ad una richiesta del World Trade Organization, infatti, il Dipartimento del Commercio statunitense ha deciso di rivedere o eliminare le tariffe antidumping per otto esportatori di acciaio del Vecchio Continente, tra cui anche alcuni italiani. Infatti, le tasse sulle importazioni di lamiere tagliate su misura da Palini e Bertoli sono scese al 7,64% dal 7,85% precedente.
Dieci milio ni di tonnellate l’anno di rottame forse non bastano. È così che la tedesca TSR, rilevata dal consorzio Remondis-Cronimet-Alfa Acciai, ha ottenuto il via libera per allungare la mano sulla connazionale K&L. Grazie a questa nuova acquisizione, TRS porta ad oltre 90 i cantieri attivi tra Germania, Repubblica Ceca ed Olanda.
Siano essi billette, tondo, rete o vergella poco conta. La visione d’insieme è quanto mai unanime e sembra lasciar poco spazio a dubbi. I prezzi sono alti e non sembrano intenzionati a scendere.
Le billette nazionali sono infatti quotate oggi sui 475-480 euro/t mentre quelle di importazione sono mediamente comprese tra i 575 e 585 dollari/t Cifo per provenienza Paesi CIS. Per il tondo c.a, il mercato non presenta variazioni di spicc o, una volta “passati” i nuovi listini degli extra. La vergella per rete ha quotazioni che si piazzano sui 510-515 euro/t franco partenza per il prodotto nazionale. Le importazioni si collocano leggermente al di sotto. La vergella da trafila vanta un mercato in maggior equilibrio su fronte domanda-offerta. Eppure, i prezzi del prodotto italiano spaziano dai 530 ai 540 euro/t franco partenza.
I metalli e dei prodotti in metallo si riconfermano anche nel mese di febbraio. La conferma viene dai dati Istat. Secondo quanto reso noto dall’istituto statistico, infatti, la produzione del comparto ha fatto registrare un incremento del 2,6% rispetto a febbraio 2006. Negativo invece il riscontro del secondo mese dell’anno rispetto a gennaio: -0,3%.
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