Pubblichiamo l’intervista rilasciata da Giuseppe Lucchini, presidente di LucchiniRS, a FerPress
(FERPRESS) – Roma, 20 LUG – FerPress intervista Giuseppe Lucchini, presidente di LucchiniRS, azienda bergamasca specializzata nella progettazione e produzione di prodotti in acciaio di alta tecnologia, destinati a molteplici settori industriali, fra i quali il trasporto ferroviario. L’azienda ha chiuso pochi giorni fa il bilancio 2010 con un fatturato consolidato di 245 milioni di euro e un utile netto di 14,5 milioni di euro.
LucchiniRS è il primo produttore mondiale di rodeggi ferroviari e sale montate, e tra i principali clienti non ci sono solo i costruttori europei ma anche quelli asiatici. Dal Suo punto privilegiato di osservazione, anche alla luce dei contatti avuti nel corso del recente Congresso mondiale della ricerca ferroviaria, quali sono le prospettive di mercato nel medio periodo?
Il gruppo LucchiniRS si considera il primo produttore mondiale di qualità per le sale montate e loro componenti ruote e assili. Vi sono infatti nel mondo altre aziende che producono volumi più elevati dei nostri ma si tratta di materiale comune. I prodotti di LucchiniRS sono invece dedicati a impieghi impegnativi che richiedono un contenuto di qualità alto, come ad esempio le ruote e gli assili utilizzati per i treni ad alta velocità. Il mercato domanda qualità, affidabilità e sicurezza nei prodotti; su questo segmento abbiamo investito molto sia sul prodotto che sul processo, come abbiamo mostrato partecipando a Lille all’ultimo congresso mondiale della ricerca ferroviaria. In quella occasione abbiamo anche presentato il quarto volume della nostra collana tecnica, che ha per titolo “Structural reliability assessment of railway axles”. E’ il frutto di un lavoro di studio e ricerca portato avanti dai nostri tecnici in collaborazione col Politecnico di Milano sui controlli in esercizio degli assili; una materia quanto mai attuale e che ci vede impegnati in prima linea per proporre soluzioni sempre più migliorative. Per quanto riguarda il mercato registriamo una buona domanda, nel medio periodo individuiamo una crescita costante su base annua.
Il gruppo siderurgico Lucchini produce ancora rotaie? Che legame esiste tra LucchiniRS e Lucchini spa?
Lucchini spa continua a produrre rotaie nello stabilimento di Piombino. La mia famiglia ha ceduto nel 2010 l’ultimo 20% di partecipazione in Lucchini spa al gruppo russo Servestal. Nel 2007 abbiamo invece acquistato il 100% di Lucchini Sidermeccanica (poi rinominata LucchiniRS), che dispone del suo principale stabilimento a Lovere (Bergamo). Subito dopo l’acquisizione abbiamo lanciato un importante piano industriale da oltre 150 milioni di euro: questa strategia comincia a darci importanti soddisfazioni. Il significato di aver venduto la Lucchini spa ed esserci concentrati nella LucchiniRS sta nella considerazione di aver lasciato il settore di prodotti siderurgici commodities a favore di un settore di prodotti metalmeccanici ad alta tecnologia. La produzione in Europa di prodotti siderurgici commodities con la filiera dell’alto forno sarà sempre meno competitiva rispetto a quella con forni elettrici, ma soprattutto rispetto a quella proveniente da paesi asiatici con i costi dei fattori della produzione molto più a buon prezzo.
E le attività estere come si sono ristrutturate?
Le attività estere, soprattutto quelle europee di Inghilterra, Polonia e Svezia, sono state potenziate con adeguati investimenti soprattutto nel segmento del servizio di manutenzione. In Lucchini Poland siamo intervenuti più massicciamente perché abbiamo trasferito l’attività dalla vecchia sede di Varsavia nel nuovo stabilimento di Minsk Mazowiecki, che dista circa 40 chilometri dalla capitale, per disporre di maggiori spazi. Desidero sottolineare l’attività della JV cinese che, oltre a lavorare ruote e assili, è oggi il più grande centro mondiale di manutenzione sale per alta velocità. Nel settore dell’alta velocità il mercato di riferimento è quello mondiale. Questa è una delle ragioni per cui la nostra azienda opera in tutto il mondo.
Sul totale delle produzioni, quanto incide il settore ferroviario?
Circa il 70%.
Lavorate molto sulla ricerca e l’innovazione: un punto di forza sembrano essere le ruote silenziose Syope. Come sono state accolte dal mercato?
Con Syope si trattava di introdurre un nuovo concetto di ruota per l’alta velocità e per i servizi metropolitani in un settore che pondera con estrema attenzione ogni cambiamento, soprattutto per la sicurezza in esercizio. Ora che il nostro innovativo prodotto è conosciuto ed apprezzato, ci sono in servizio migliaia di ruote ed i clienti che le utilizzano continuano a richiederle. La stessa situazione si è verificata per il nostro acciaio registrato di qualità SuperLos, che è impiegato con ottimi risultati nel mondo.
Naturalmente Lucchini RS non ha un rapporto diretto con gli esercenti del trasporto ferroviario italiano, ora di fronte ad un processo irreversibile di liberalizzazione. Come si possono ricostruire nuovi rapporti di fornitura, ma soprattutto di ricerca e sperimentazione con la pluralità di soggetti in campo?
Il nostro cliente è colui che fabbrica ed esercisce i treni. Rimane sempre molto importante il rapporto tradizionale con i grandi trasportatori europei (come ad esempio le ferrovie italiane, svizzere e tedesche). Questo rapporto include scambi tecnici, estremamente importanti; sono fondamentali ovviamente anche quelli con i più importanti costruttori mondiali di treni. Fondamentali sono inoltre le attività che vengono svolte con centri di ricerca, università e, non ultimo, le autorità per la sicurezza ferroviaria.
Fonte FerPress www.ferpress.it, 20 luglio 2011