Cinque anni bui che hanno lasciato spazio a tenui raggi di luce: per la meccanica italiana il 2006 è stato un anno all’insegna del recupero. La produzione industriale settoriale ha infatti messo a segno, un progresso del 4,6% rispetto all’anno precedente recuperando una parte significativa dei circa 10 punti di produzione persi nel periodo 2001-2005. La fase espansiva in atto che si è rafforzata nell’ultimo trimestre del 2006 dopo il parziale rallentamento osservato nei due trimestri centrali dell’anno, sulla base degli indicatori previsivi contenuti nell’indagine Federmeccanica dovrebbe proseguire anche nella prima parte del 2007. Migliora, non a caso, il portafoglio ordini e le imprese segnalano aspettative positive sia per la produzione nel suo complesso che per la parte da indirizzare ai mercati esteri.
Il recupero dei volumi produttivi ha trovato stimolo, oltre che nel miglioramento della domanda interna (in particolare della parte relativa ai beni di investimento in macchine attrezzature e mezzi di trasporto), soprattutto nella ripresa dell’export che nel 2006 ha evidenziato un progresso medio del 12,2% ed andamenti tendenziali in costante miglioramento fino a raggiungere il +17,3% nel quarto trimestre dell’anno. La ripresa delle esportazioni – spiega Federmeccanica in una nota -, è stata da un lato favorita dal buon andamento congiunturale in atto nei principali paesi dell’area dell’euro (ed in particolare dall’economia tedesca verso cui l’Italia indirizza circa il 15% delle esportazioni metalmeccaniche complessive), dall’altro dalla capacità delle nostre imprese che hanno saputo riposizionarsi, come si evince dall’andamento dei prezzi unitari dell’export, su prodotti a più elevati livelli qualitativi ed a più alto contenuto di know-how, prodotti meno soggetti alla concorrenza dei paesi emergenti.
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