Sensibile battuta d’arresto per la produzione italiana di acciaio a giugno 2022.
I dati diffusi da Federacciai indicano che la bilancia dell’acciaio tricolore si è fermata a 1,87 milioni di tonnellate. Se escludiamo il 2020, per trovare un sesto mese dell’anno peggiore bisogna scorrere le statiche fino a giugno 2009 quando ci si fermò a quota 1,7 milioni di tonnellate.
A pesare sui volumi è stata la combinazione di arresto della domanda e alti costi energetici, che hanno ridotto i ritmi produttivi.
Nel confronto annuo invece il calo è dell’ordine del 4%, per 12,23 milioni di tonnellate prodotte in sei mesi. Se confrontiamo il dato con il 2020 e il 2019, notiamo che, rispetto al periodo peggiore della pandemia, la produzione resta superiore di un 20,9%, mentre rispetto all’anno pre-Covid paga un -2,5%.
Analizzando l’andamento delle due principali tipologie di prodotti siderurgici, invece, notiamo che i lunghi soffrono più della media con un -23,2% e con 1,01 milioni di tonnellate di produzione mensile. Danni più limitati per i piani, che con 788mila tonnellate scontano un -15,1% sul dato del sesto mese del 2021.
FONTE: SIDERWEB.COM