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Si alza la soglia di allarme per i produttori di acciaio dopo che gli Usa hanno annunciato di aver concluso le indagini legate alla Section 232 sull’acciaio. Come più volte descritto, le autorità americane hanno valutato la sussistenza di possibili minacce alla sicurezza nazionale degli Usa relative all’importazione di acciaio da altri Paesi.

 

Il dossier è già sulla scrivania del presidente Donald Trump che ora ha 90 giorni di tempo per disporre eventuali provvedimenti in risposta alle minacce rilevate.

I siderurgici europei rappresentati da Eurofer hanno diffuso una nota stampa in cui ricordano che gli Stati Uniti e l’UE sono partner economici e politici molto stretti.

L’industria siderurgica dell’UE è stata un fornitore affidabile e di lungo termine di acciai di alta qualità per gli Stati Uniti. Solo nei primi dieci mesi del 2017 sono stati spediti negli USA 3 milioni di tonnellate di acciaio dei quali solo una piccola parte potrebbe avere impieghi militari.

Resta inoltre il fatto che gli Stati Uniti e gli stati membri dell’UE sono alleati della NATO, pertanto qualsiasi restrizione delle importazioni di acciaio dall’UE basata sulla sezione 232 comprometterebbe questa partnership.

Non vi sono motivi, pertanto, secondo i produttori siderurgici europei, per ritenere che l’acciaio dell’UE rappresenti una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Eurofer auspica che il presidente degli Stati Uniti si concentrerà invece sul sostegno agli sforzi del Forum globale del G20 sull’eccesso di capacità in acciaio, piuttosto che applicare le misure generali protezionistiche che utilizzano come pretesto la sicurezza nazionale.

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com 

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