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News 2010

Emilio Riva – «Il 2011 sarà l’anno della ripresa dell’acciaio. A Genova nel 2012 si tornerà a pieno regime»

By 14 Dicembre 2010No Comments

È un Emilio Riva fiducioso sulle prospettive 2011 quello che ha parlato ieri ai giornalisti al termine della vista allo stabilimento genovese di Cornigliano in cui ha illustrato al governatore ligure Claudio Burlando gli investimenti fatti in cinque anni per tener fede all’accordo di programma siglato nel 2005 con le istituzioni.
Il presidente di Riva Fire ha rimarcato nell’occasione di essere arrivato a Genova nel 1983 «per restare e non di passaggio», e mette sul piatto a testimonianza dell’affermazione oltre un miliardo di euro di investimenti fatti sul sito produttivo della Lanterna, a fronte dei 780 milioni di euro previsti nell’accordo di programma.
 Nonostante la crisi resta l’ottimismo del 2005
«Io confermo l’impegno preso 5 anni fa con il presidente Claudio Burlando, e fin’ora non ho fatto brutta figura. La sostanza si vede: capannoni e macchinari nuovi e, poi, non presenti nell’accordo, abbiamo aggiunto altri impianti, ad esempio il district park – ha sottolineato Riva –. Abbiamo messo un reparto che non era nell’accordo, dove produciamo per la vendita, per facilitare il commercio. I lavori che dovevamo fare secondo l’impegno preso li abbiamo quasi ultimati: dovevamo investire quasi 800 milioni di euro e, invece, a opera finita, supereremo 1 miliardo, a dispetto di quegli investitori che hanno fatto baccano per 50 milioni. L’industria non finisce mai, il terreno lo occuperemo tutto, e per il prossimo anno siamo disposti a investire su nuove idee e ad aumentare la produzione. C’è chi dice che Riva ha troppo terreno a Genova, ma senza terreno un’industria non vive. Chi si lamenta, perché non le ha prese prima le mia aree? Perché non ha investito fino a 1 miliardo di euro per l’innovazione tecnologica? Io 50 milioni di euro li ho investiti solo per i depositi, i posti auto e la nuova entrata dell’azienda».
In vista 2500 nuovi posti di lavoro e export verso Spagna, Francia e Germania

Entro settembre 2012 la forza attiva dello stabilimento siderurgico Ilva di Genova tornerà a 1.650 lavoratori a tempo pieno dai 1.300 attuali, ricoinvolgendo gli 85 lavoratori oggi in cassa integrazione e i 440 con contratti di solidarietà, con la possibilità di nuove assunzioni e 200 pensionamenti previsti,  per una previsione futura a detta del patron d’acciaio, di «assumere 2.500 persone».
«I lavori d’investimento tecnologico a Genova stanno continuando – ha ribadito Riva – l’impianto sta diventando all’avanguardia in Europa, Genova dovrà consolidarsi come un impianto siderurgico d’esportazione per l’Italia via mare, con navi verso Siviglia, Parigi lungo la Senna, Lione lungo il Rodano, fino a Brema e Anversa in Germania».
La ripresa dell’acciaio nel 2011
«Sono convinto che il 2011 sarà l’anno della ripresa della siderurgia, qualche segnale positivo oggi lo abbiamo, tanto è vero che vogliamo aumentare la produzione a Genova, dove abbiamo costruito parcheggi per i lavoratori da 2.220 posti auto e 300 posti moto, dunque prevediamo in futuro di assumere 2.500 persone».
Questo il Riva pensiero, con aspettative di recupero per il settore siderurgico in tempi brevi tale da portare l’imprenditore a difendere con le unghie e con i denti quelle aree su cui si è scatenato il dibattito politico e che Riva ritiene essenziali per lo sviluppo industriale dell’Ilva.
Sugli investimenti fatti si è espresso anche il presidente Burlando che al temine della visita ha commentato
«Nel giro dello stabilimento Ilva che ho fatto oggi pomeriggio si vede l’investimento molto rilevante effettuato dal Gruppo Riva. Continuo a ritenere che aver scelto di consolidare a Genova un impianto industriale è stato una scelta giusta, che continuo a difendere con rigore».

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