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«Quel che è fatto è fatto. Ora l’Europa deve reagire». È caratterizzata più da una sorta di rassegnazione che di rabbia la reazione di Eurofer alla notizia che dalla mezzanotte di oggi entreranno in vigore i dazi sull’acciaio legati alla Section 232 americana. Dazi che rincareranno del 25% anche l’acciaio proveniente dall’Europa.

 

«È un brutto giorno per il commercio mondiale – ribadisce Axel Eggert il direttore generale dell’associazione che accomuna tutti i maggiori produttori siderurgici europei –. Questa misura degli Stati Uniti è puro protezionismo. Comunque quel che è fatto è fatto. L’Europa ora deve agire prontamente per difendere il proprio mercato interno dagli effetti della Section 232. Quello dell’Ue è e resta il maggior sistema commerciale aperto al mondo e per tanto particolarmente vulnerabile».

Eurofer chiede un varo in tempi rapidi delle misure di salvaguardia che possano coprire tutti i prodotti che potrebbero essere danneggiati dagli effetti dei provvedimenti americani, «senza alcuna esclusione per qualsiasi Paese».

Nel primo quadrimestre dell’anno secondo Eurofer le importazioni di acciaio sono cresciute dell’8,4% con un buon grado di certezza su di uno stretto legame con la Section 232 USA: «è urgente mettere in campo misure correttive».

«Sosteniamo la Commissione nelle sue risposte all’azione commerciale degli Stati Uniti e invitiamo tutte le parti interessate dell’Ue a rimanere unite per far fronte sia alla misura degli Stati Uniti che al possibile effetto rimbalzo dei prodotti d’acciaio che potrebbero inondare il nostro mercato» ha concluso Eggert.

 

 

Fonte: siderweb.com