Buttrio (UD) – Le difficoltà del comparto siderurgico, specialmente europeo, spingono verso il basso le previsioni di Danieli per il 20121/13. La multinazionale friulana, che sabato ha presentato alla stampa i risultati del bilancio 2011/12 e le previsioni per l’anno prossimo, ha reso noto che «il settore steel making (ABS) opererà in calo l’anno prossimo per via dei volumi ridotti di produzione, mentre per il settore plant making si stima un 2012/13 in linea con l’esercizio appena chiuso». Ciò si incarnerà in ricavi di 2,9-3,1 miliardi di euro (dei quali 2,25-2,5 dal comparto plant making e 650-750 milioni dallo steel making), per un ebitda di 300-350 milioni di euro (di cui 70-80 dallo steel making) e un portafoglio ordini di 3,1-3,5 miliardi di euro (di cui 150-200 milioni dallo steel making). Per ciò che concerne i risultati del 2011/12, Danieli ha avuto ricavi per 3,081 miliardi di euro (-1,2%), un ebitda di 312,8 milioni di euro (-10,5%) e un utile netto di pertinenza del gruppo di 190,4 milioni di euro (-1,1%).
Nel corso della presentazione del bilancio Gianpietro Benedetti, presidente di Danieli, ha spiegato che nei prossimi anni «il mercato di riferimento sarà africano ed indiano», mentre «l’Europa sarà un mercato morto ancora per 3-4 anni» e qualche spunto più positivo potrà arrivare «dal service per la Cina». Carla Del Colle, presidente di ABS, ha invece spiegato che «attualmente siamo su una barca che davanti a sé ha molta nebbia – ha detto -. La nostra strategia in questo momento è orientata alla qualità, alla flessibilità ed alla diversificazione di prodotto e di mercato».
Fonte: Siderweb.com