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La seconda settimana di settembre si è chiusa con una ripresa significativa delle quotazioni in dollari delle materie prime, con una sostanziale stabilità dei prezzi dei semiprodotti ed un calo dei prezzi dei principali prodotti finiti sul mercato cinese, ad eccezione di quelli in acciaio inossidabile.

In dettaglio, il prezzo della ghisa è diminuito dell’1,45% (da 300,19 a 295,85 dollari la tonnellata); il prezzo dei coils a freddo 0,5-1,0 mm è calato dello 0,80% (da 467,90 a 464,16 dollari la tonnellata); il prezzo dei coils a freddo 3,00-4,75 mm è sceso del’1,65% (da 428,73 a 421,65 dollari la tonnellata); il prezzo dei coils a caldo 3,00 mm si è ridotto dell’1,30% (da 342,35 a 337,89 dollari la tonnellata); il prezzo dei coils a caldo 4,75 mm è diminuito dell’1,44% (da 329,61 a 324,87 dollari la tonnellata); il prezzo del tondo HRB 20mm è sceso del 2,49% (da 343,30 a 334,75 dollari la tonnellata); il prezzo delle billette è invece aumento dello 0,30% (da 288,55 a289,42 dollari la tonnellata); il prezzo della vergella si è ridotto del 2,06% (da 365,64 a 358,12 dollari la tonnellata); il prezzo della lamiera inox 304/2B 2mm è aumentato dello 0,62% (da 1.906,70 a 1918,62 dollari la tonnellata); il prezzo dei piatti inox 304/14 5 mm è invece salito dello 0,35% (da 1.817,18 a 1.823,56 dollari la tonnellata).
Le quotazioni del minerale hanno registrato variazioni in aumento: il prezzo del minerale fine è salito dell’11,71% (da 58,84 a 65,73 dollari la tonnellata), mentre il prezzo del minerale grezzo è aumentato del 5,51% (da 73,00 a 77,02 dollari la tonnellata). Infine, il prezzo del rottame è rimasto stabile intorno a 185 dollari la tonnellata.

Fonte: siderweb.com

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