In occasione del focus su rottame e ghisa che si è tenuto nella sede di Siderweb, il responsabile dell’ufficio studi di Siderweb Gianfranco Tosini ha presentato alcune slide sull’andamento del mercato a livello globale e nazionale. Di seguito il commento alle diapositive. Per scaricare le slide clicca qui.
Il mercato mondiale dell’acciaio è stato caratterizzato nel 2011 da un sostanziale equilibrio fra domanda ed offerta: il consumo apparente è cresciuto del 6,5%, mentre la produzione è aumentata del 5,4%. A livello di singole aree si sono però registrati degli squilibri fra domanda ed offerta, in particolare: in Europa la produzione è salita meno del consumo, mentre nei Paesi asiatici la prima è cresciuta di più.
I prezzi delle materie prime siderurgiche hanno mostrato un trend ascendente nei primi mesi dell’anno, in corrispondenza con l’espansione della produzione; successivamente la risalita delle quotazioni è rientrata a causa del rallentamento dei ritmi produttivi. I prezzi del minerale e del carbon coke hanno registrato nuovi picchi, mentre quelli del rottame sono rimasti ampiamente sotto il livello raggiunto nel periodo pre-crisi.
La siderurgia italiana è quella che è cresciuta di più nel 2011 nell’UE, ma il volume della produzione è rimasto sotto di circa nove punti percentuali al livello del 2008. L’andamento dell’output è stato fortemente condizionato dal calo della domanda interna, che si è ridotta del 23% rispetto al 2008. Pertanto, l’industria siderurgica italiana ha fatto un grosso sforzo di sostituzione della domanda interna con le esportazioni.
La ripresa della produzione negli ultimi due anni ha comportato un incremento delle importazioni di rottame, che hanno raggiunto nel secondo trimestre 2011 il picco toccato nel terzo trimestre del 2008. Il prezzo del rottame è aumentato, ma è rimasto molto sotto il livello raggiunto nello stesso periodo di tre anni prima.
Le importazioni di rottame hanno superato i 5,6 milioni di tonnellate, il 2,2% in meno del record storico del 2008. A differenza di allora, è aumentata la quota del rottame da torniture (dall’11% al 16%) e degli acciai inox (dal 3% al 4%).
Le importazioni di ghisa sono aumentate molto meno di quelle del rottame, evidenziando uno scarto negativo di circa 40 punti percentuali rispetto al livello record del 2008.
Nel 2012 si prevede un rallentamento della produzione di acciaio a causa del calo del consumo apparente (-2% a livello europeo) e del consumo reale (-0,6%). Conseguentemente, diminuiranno le importazioni ed il prezzo del rottame, soprattutto nel corso del primo semestre durante il quale l’attività dei settori utilizzatori di acciaio registrerà una flessione rispetto allo stesso periodo del 2011.
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