Ammonta a 210 milioni di euro la presunta evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Cremona nell’ambito dell’operazione Black Steel. Le indagini delle fiamme gialle sono partite da alcune segnalazioni nei confronti di una società cremonese che aveva effettuato frequenti prelievi di contati da un conto corrente aziendale. Secondo l’agenzia di stampa AGI gli accertamenti hanno portato a scoprire una catena che ha condotto ad un’azienda operante nel commercio di materiali ferrosi coinvolta in un vasto giro di fatture per operazioni inesistenti, i cui proventi venivano trasferiti verso San Marino e la Svizzera su conti intestati a società fittizie. Nel corso dell’operazione è stata effettuata la perquisizione di 11 società e 16 persone, che hanno portato a delineare due filoni operativi della frode, strettamente connessi in un’organizzazione ideata da due imprenditori milanesi: E.B. e A.T., di 61 e 62 anni, che agivano tramite una rete di prestanome. Il meccanismo ha consentito alle imprese coinvolte di generare crediti Iva e costituire fondi contabili. Dopo le indagini preliminari della Guardia di Finanza il sostituto procuratore di Sondrio ha emesso 16 avvisi di garanzia.
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