I motivi dell’acquisizione di SPS e i programmi futuri dell’ASO Group per gli impianti veronesi appena rilevati. Questi gli argomenti trattati da Giuseppe Mercurelli, presidente della neonata ASO SPS SteelWorks, nell’intervista concessa a Siderweb.
In un momento di forma non esaltante per il settore siderurgico, qual è stata la molla che vi ha spinto a comprare SPS?
«I motivi per questa operazione sono tre. Innanzi tutto avevamo intravisto la possibilità di recuperare alcune quote di mercato occupate da SPS negli ultimi anni. In secondo luogo pensiamo che l’integrazione tra gli impianti di ASO, in particolare con la forgia di Castegnato (BS), e di SPS rappresenti un valore aggiunto per questa operazione. Infine, l’acquisizione ci permetterà di entrare in nuovi settori, come quello dell’inox e delle barre cromate».
Qual è la capacità produttiva aggiuntiva comprata da ASO?
«L’acciaieria ha una capacità produttiva massima di 40.000 tonnellate annue, mentre lo stabilimento che produce barre cromate può arrivare ad un output di 30.000 tonnellate annue. Questi numeri, ovviamente, sono raggiungibili sfruttando gli impianti al 100%, cosa che non crediamo sia possibile nel breve. Per il 2011 ci aspettiamo una produzione di barre cromate di inferiore a 15.000 tonnellate annue, mentre per l’acciaieria non abbiamo ancora redatto un budget, anche perché bisognerà riattivare la catena fornitori-produzione-clienti finali, un lavoro molto impegnativo».
Per ciò che concerne l’avvio della produzione di inox, quali sono i vostri programmi?
«Avevamo già in progetto di iniziare a produrre acciaio inossidabile, una volta terminata la crisi economica, e quindi nel medio periodo. L’acquisto di SPS ci consente di bruciare le tappe: ci dedicheremo alla produzione di barre forgiate in inox, come finora fatto in SPS, della serie 304, 316 e 420. Per questo obiettivo sarà necessaria una riorganizzazione della produzione, per questo motivo crediamo che nei primi mesi riusciremo a produrre contenute quantità di materiale».
Quali saranno i cambiamenti di SPS dal punto di vista gestionale?
«Tutto il board di ASO sarà coinvolto in prima persona nella gestione della ASO SPS Steelworks, l’azienda nata per gestire gli impianti veronesi del gruppo, a cui si dedica anche il gruppo di manager interni di ASO, coinvolti fin dai primi momenti nel progetto. Inoltre, nel ruolo di amministratore delegato potremo contare sull’esperienza e preparazione di un manager esterno, acquisito proprio per la gestione operativa della SPS, proveniente dall’Alcoa Italia, Marco Guerrini, che ha già lavorato in siderurgia in Lucchini e Valbruna».
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