Una crisi presa di petto e superata raggiungendo importanti traguardi. Questo è stato il 2009 del gruppo Marcegaglia. Lo ha detto a Il Sole 24 Ore Antonio Marcegaglia, amministratore delegato del gruppo siderurgico mantovano. «Non solo siamo riusciti a contenere gli assalti della crisi – ha spiegato Marcegaglia -, ma addirittura l’abbiamo sfidata, raggiungendo importanti risultati». Risultati confermati dal bilancio che, seppur con un calo del 39% del fatturato (2,55 miliardi di euro), ha visto un Mol di 180 milioni ed un utile lordo di 21 milioni di euro. Il “segreto” di questi numeri è «nell’offerta di prodotti tecnologicamente avanzati» e «negli investimenti». Due anni fa Marcegaglia «ha stilato un piano di sviluppo da un miliardo di euro in tre anni. La crisi non ci ha fatto cambiare idea: entro giugno inaugureremo il primo stabilimento in Russia e in autunno sarà la volta della Cina, quindi toccherà alla Polonia ed al Brasile». E l’Italia? «L’estero è una via obbligata per chi crede nello sviluppo futuro dell’impresa – ha concluso Marcegaglia -. Le aree strategiche sono sì i Paesi industrializzati ma lo saranno sempre più i Paesi dell’area BRIC. Detto questo, sottolineo che il gruppo non sta delocalizzando: qui siamo nati e qui resta il nostro cuore. È un fatto che il piano da un miliardo di euro cui accennavo prima prevede interventi per il 50% nel nostro Paese. È grazie a questi investimenti che siamo riusciti a contenere l’assalto della crisi».
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