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Il 2016 sarà ancora un anno di sofferenza, ma dal 2017 dovrebbe arrivare la svolta. Questa l’opinione del noto analista Peter F. Marcus, espressa pubblicamente nei giorni scorsi nel corso di una conferenza internazionale in Iran.

Conferenza durante la quale l’analista, oggi consulente anche della World Steel Association, ha ribadito che una simile spirale di caduta dei prezzi non si era mai vista, così come il fatto che la produzione di acciaio sia al ribasso è dovuto al fatto che «l’armata d’acciaio cinese» è lontana dall’essere ridimensionata finché continuerà ad: «esportare coils a caldo ben 50 dollari la tonnellata al di sotto dei propri margini».
Per Marcus, anche in virtù dei propri 55 anni di esperienza nel settore come analista, qualche debole segnale di ripresa dell’acciaio si avrà solo nel 2017. Per essere pronti a cogliere la ripresa i vari player dell’acciaio dovranno prepararsi a cavalcare le innovazioni tecnologiche e, come in una «guerra», si dovrà aver ben presente quali sfide sono state affrontate ieri, oggi e soprattutto quali si affronteranno domani.

Fonte: siderweb.com

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