Nel corso della conferenza stampa organizzata da Federacciai in data 9 maggio, Giuseppe Pasini, Nicola Riva e Flavio Bregant hanno fornito una serie di dati relativi alla produzione, ai consumi e all’import-export di prodotti siderurgici nei primi tre mesi dell’anno.
I numeri del settore – Italia
Innanzitutto, qualche numero riguardante il settore siderurgico italiano: esso “vale” circa 40 miliardi di euro (in termini di fatturato) e occupa circa 60.000 addetti (tra diretti e indiretti). La produzione italiana di acciaio fa del nostro Paese il secondo produttore e consumatore di acciaio nell’UE, alle spalle della sola Germania. L’Italia è inoltre il primo consumatore pro-capite di acciaio al mondo.
Per la siderurgia italiana il 2011 si è contraddistinto come un anno di ripresa produttiva: nel nostro Paese sono state prodotte 28,7 milioni di tonnellate di acciaio (+11,6% rispetto al 2010). Tale dato – seppur positivo – è però da raffrontare con quello dell’anno pre-crisi (2008) quando furono poco più di 30 i milioni di tonnellate di acciaio prodotti e dal quale evidentemente esiste ancora un gap da colmare (-6%).
La ripresa registrata nel 2011 trova comunque conferma anche nei primi mesi del 2012. Nel primo trimestre l’Italia ha infatti prodotto 7,4 milioni di tonnellate di acciaio (+5,7% sullo stesso periodo del 2011) in controtendenza rispetto alla media europea (-3,9%). Il Presidente Pasini ha ricordato che siamo ancora lontani (-11,3%) dai risultati raggiunti nel periodo pre-crisi (primo trimestre 2008).
In particolare, i prodotti piani (automotive, elettrodomestici, cantieristica navale, ecc.) sono cresciuti nei primi due mesi di quest’anno del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre quelli lunghi (infrastrutture, edilizia civile e industriale, ecc.) sono in calo del 4,9% rispetto al primo bimestre 2011. Oltretutto, l’output di lunghi resta inferiore del 30% rispetto a quello registrato nello stesso periodo pre-crisi (primo bimestre 2008).
Le ragioni di tali differenze sono innanzitutto da ricercare nei diversi trend dei settori di sbocco. I principali settori dell’industria manifatturiera che utilizzano prodotti siderurgici hanno fatto registrare un andamento in flessione (ad esempio le produzione di autoveicoli, di serbatoi e caldaie, di elettrodomestici, di carpenteria metallica e della cantieristica navale), mentre il settore delle costruzioni accusa un calo di attività per il quarto anno consecutivo con consistenti riduzioni, principalmente concentrate nel comparto delle costruzioni non residenziali e in particolare delle opere pubbliche, oltre che della nuova edilizia abitativa. Unica eccezione lievemente positiva si è evidenziata per quanto riguarda le manutenzioni straordinarie nell’edilizia residenziale.
Per quanto riguarda i consumi di acciaio, l’Italia – che rappresenta uno dei maggiori consumatori di acciaio al mondo – ha chiuso il 2011 con un consumo apparente di acciaio pari a 29,8 milioni di tonnellate (+ 3,8% rispetto al 2010).
Le stime Eurofer relative al consumo di acciaio in Europa prevedono per il primo trimestre dell’anno in corso un -10,5% rispetto al corrispondente trimestre del 2011. Per il secondo trimestre è previsto un ulteriore ribasso (-5,5%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il terzo trimestre dovrebbe essere in linea con l’analogo trimestre del 2011. Una ripresa è prevista solo per il quarto trimestre del 2012 con un +7,5% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.
Per quanto riguarda le previsioni per il consumo europeo nel 2013, Eurofer rileva un possibile aumento del consumo medio annuale in crescita del 2,5% rispetto all’anno in corso.
Venendo alla bilancia commerciale, nel primo bimestre l’Italia ha importato quasi 2,25 milioni di tonnellate di acciaio (-29,74% sui primi due mesi del 2011) e ne ha esportate 2,99 milioni (+10%).
In particolare, le importazioni comunitarie sono state pari a 1,38 milioni di tonnellate (-8,4%) mentre le importazioni dai Paesi Terzi sono state pari a 865.000 tonnellate (+48,8%). Le esportazioni verso i Paesi comunitari sono state invece pari a 2,13 milioni di tonnellate (+6,7%) mentre le esportazioni verso i Paesi Terzi si sono attestate a 865.000 tonnellate (+19,6%).
I numeri del settore – mondo
Per quanto riguarda il quadro siderurgico extra-italiano, va evidenziato che nei primi tre mesi del 2012 la produzione globale di acciaio è stata di 376,76 milioni di tonnellate, con un +1,1% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. In particolare, l’Asia ha prodotto 241,74 milioni di tonnellate (+1,5%), mentre la Cina da sola ha prodotto 174,22 milioni di tonnellate (+2,5%). Resta sugli stessi valori di un anno fa l’India, che ha prodotto 18 milioni di tonnellate. Il Giappone ha prodotto 26,56 milioni di tonnellate, arretrando del 4,1% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
L’UE 27 ha visto diminuire la produzione di acciaio del 3,9% rispetto al primo trimestre del 2011 con 43,87 milioni di tonnellate. All’interno dei confini comunitari, la Germania ha fatto un passo indietro producendo 10,84 milioni di tonnellate (-4,8%), la Spagna ha frenato bruscamente con 3,69 milioni di tonnellate (-15,5%); la Francia ha invece fatto registrare un incremento dell’8,1% con 4,14 milioni di tonnellate.
Fonte: steelorbis.it