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Metinvest riconoscerà un indennizzo di 30 milioni e si impegnerà direttamente a smantellamento e bonifica

PIOMBINO – Firmato al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’accordo definitivo tra Metinvest Adria e JSW Steel Italy per la cessione dei terreni demaniali dove sarà realizzata la nuova acciaieria elettrica e un impianto per la produzione di 2,7 milioni di tonnellate all’anno di coils grezzi. Un investimento da poco meno di 2,5 miliardi che la newco tra la multinazionale ucraina e l’italiana Danieli finanzierà per il 33 per cento con capitali propri. È stata una partita complessa, giocata sul filo del rasoio, la cui soluzione è arrivata dopo molti slittamenti.

Sull’area interessata sorgono infatti ancora i laminatoi vergella e barre della JSW, sebbene da tempo inattivi, che dovranno essere smantellati per lasciare spazio ai nuovi impianti. Per questo Metinvest Adria riconoscerà agli indiani un indennizzo di 30 milioni, impegnandosi direttamente allo smantellamento e alla bonifica. Strada dunque spianata verso la firma dei due accordi di programma vincolanti distinti tra le due aziende. JSW continuerà la produzione di rotaie con un investimento di circa 140 milioni per un completo revamping del laminatoio, raddoppiando l’attuale capacità produttiva (oggi di circa 350mila tonnellate all’anno), passando da una lunghezza di 108 metri a 120 e realizzando un nuovo impianto per la tempra del fungo, contando in questo modo di rafforzare la sua presenza sul mercato interno e internazionale.

In segiuito alle dichiarazioni dell’ad di Metinvest Adria Luca Villa di ieri, i sindacati commentano positivamente l’accordo raggiunto, pur con mesi di ritardo: «Adesso – sostengono – possiamo ragionare separatamente con le due aziende evitando che l’una scarichi sull’altra responsabilità sulle inadempienze».

Per Piombino, a dieci anni dalla definitiva fermata dell’altoforno, si sta dunque presentando l’occasione per il rilancio della siderurgia in termini tecnologici e ambientali del tutto nuovi, anche se mancano ancora alcune caselle del mosaico, a cominciare dall’occupazione finale e dall’accompagnamento dei lavoratori in una lunga fase di transizione. Temi che di certo saranno al centro, il 27 novembre, dell’incontro convocato da Mimit con le parti sociali, le imprese e le istituzioni locali. Non si esclude la nomina di un commissario straordinario, come richiesto dai sindacati, con il compito di accelerare la messa in campo dei due progetti.

 

Fonte: siderweb.com

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