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A settembre -10,3% rispetto ai volumi di agosto. Canada, Brasile e Messico primi fornitori

Le importazioni di acciaio degli Stati Uniti a settembre sono ammontate a 2.129.000 tonnellate nette, delle quali 1.688.000 tonnellate nette sono state prodotti finiti. Questi i dati pubblicati dall’American Iron and Steel Institute, analizzato i dati preliminari pubblicati dal Census Bureau, che ha sottolineato come i volumi siano calati rispettivamente del 10,3% e dell’8% rispetto ad agosto.

Per quanto riguarda il cumulato dei primi nove mesi dell’anno, ovvero da gennaio a settembre 2024, gli arrivi di acciaio negli Usa sono aumentati dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quelli di acciai finiti del 3,1%. Allargando l’intervallo considerato a 12 mesi, cioè al periodo tra ottobre 2023 e settembre 2024, l’import di acciaio è cresciuto dello 0,4% e quello di prodotti finiti dello 0,5%.

Nel mercato siderurgico Usa il peso della quota delle importazioni di prodotti finiti è stato secondo le stime del 21% nel mese di settembre e del 23% nei primi nove mesi dell’anno. In questo quadro, i principali prodotti che hanno visto un aumento significativo di arrivi nel mese, rispetto ad agosto, sono stati i tubi (+15%) e le barre laminate a caldo (+15%), mentre tra quelli che hanno registrato un aumento significativo delle importazioni nel periodo di 12 mesi compreso tra ottobre 2023 e settembre 2024 rispetto al precedente periodo di 12 mesi figurano le lamiere e i coils rivestiti (+53%), le lamiere e i coils zincati (+31%), le vergelle (+26%), le lamiere laminate a freddo (+15%) e le travi (+12%).

A settembre, i maggiori fornitori sono stati il Canada (496.000 tonnellate nette, in calo dell’1% rispetto ad agosto), il Brasile (330.000 tonnellate, in calo del 28%), la Corea del Sud (271.000 tonnellate, in aumento dell’1%), il Messico (267.000 tonnellate, in aumento del 66%) e il Vietnam (132.000 tonnellate, in calo del 14%). Nel periodo di 12 mesi compreso tra ottobre 2023 e settembre 2024, i principali fornitori sono stati il Canada (6.646.000 tonnellate, in calo del 3% rispetto ai dodici mesi precedenti), il Brasile (4.533.000 tonnellate, +29%), il Messico (3.395.000 tonnellate a -23%), la Corea del Sud (2.836.000 tonnellate, in aumento dell’8%) e il Giappone (1.188.000 tonnellate, in calo del 2%).

 

Fonte: siderweb.com