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Eurofer rivede al ribasso i numeri per il 2024

Più incertezza. Un’economia in difficoltà. E per l’acciaio peggiorano le prospettive per il 2024. L’ultimo aggiornamento trimestrale sulla situazione del mercato siderurgico europeo reso noto da Eurofer volge al pessimismo: secondo l’associazione, infatti, «le prospettive per il 2024 continuano a perdere di slancio a causa del persistere di condizioni difficili», come «il peggioramento delle tensioni geopolitiche», la «crescente incertezza economica», i «prezzi dell’energia», «l’inflazione» e «i tassi d’interesse». Questi elementi «hanno esacerbato gli effetti negativi sul consumo apparente di acciaio – si legge nel comunicato stampa di Eurofer -, determinando una flessione più grave nel 2023 rispetto a quanto precedentemente previsto (-9%, invece di -6,3%) e una crescita più debole nel 2024 (+3,2%, invece di +5,6%)». Sul versante industriale, i settori che impiegano acciaio mentre l’anno scorso «hanno mostrato una resistenza superiore alle aspettative (+1,1%)», quest’anno sono destinati a diminuire (-1%). In crescita, invece, l’import: +11% nel quarto trimestre 2023.
«Questi dati sottolineano l’urgente necessità di agire se si vuole garantire un futuro solido all’industria siderurgica europea e alle catene di valore legate alla produzione di tecnologie pulite, all’eolico e ai veicoli elettrici – ha commentato il direttore generale di Eurofer, Axel Eggert -. Dal nostro Manifesto “Più forte con l’acciaio europeo 2024-2029” alla Dichiarazione di Anversa, il messaggio è chiaro: abbiamo bisogno di un solido sostegno in Europa per una transizione di successo, sotto l’ombrello di un’efficace politica industriale dell’Ue».

 

Fonte: siderweb.com

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