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Sono oltre 1 milione le tonnellate di coils a caldo da “Altri Paesi” in attesa di sdoganamento

Sono oltre 1 milione, precisamente 1,046 milioni, le tonnellate di coils laminati a caldo (HRC) in attesa di sdoganamento nei porti dell’Ue sotto la quota “Altri Paesi”. Questo quanto risulta dagli ultimi dati della Commissione europea relativi al nuovo periodo contingentale della Salvaguardia sulle importazioni di acciaio. La quota degli HRC da “Altri Paesi” relativa al trimestre ottobre-dicembre ammonta a 933.744 tonnellate. Pertanto, in base ai dati più recenti, i volumi soggetti a dazio si attesterebbero a più di 110mila tonnellate.

Altre quote potrebbero esaurirsi rapidamente dopo lo sdoganamento del materiale ai porti. È il caso di prodotti come le vergelle in acciaio legato e non da “Altri Paesi”le lamiere magnetiche cat. 3.B, le palancole e i grandi tubi saldati dalla Cina. Ancora, verrà completamente utilizzata la quota relativa ai profilati leggeri e barre di acciai inossidabili provenienti dall’India.

Infine, dovrebbero risultare utilizzate per oltre il 50% quote come quella relativa agli HRC dalla Corea del Sud, ai profilati cavi dalla Turchia, agli altri tubi senza saldatura dalla Cina e ai prodotti stagnati, sempre dalla Cina.

Per quanto riguarda i coils a caldo in particolare, si prevede che gli elevati volumi di importazione daranno manforte ai compratori europei nel chiedere riduzioni di prezzo ai produttori locali in questa fase di mercato caratterizzata da una scarsa domanda sia apparente sia finale. Ciononostante, gli stessi produttori potrebbero continuare a opporre resistenza rispetto a tali pressioni, considerati gli alti costi di produzione e lo scarso gap tra questi e gli attuali prezzi di vendita. Va considerato inoltre che il materiale attualmente in via di sdoganamento è stato ordinato intorno alla fine del secondo trimestre, quando i prezzi erano significativamente più alti rispetto a quelli di adesso.

 

FONTE: SIDERWEB.COM