Promosso dal Global Steel Climate Council, ha l’obiettivo di misurare e ridurre le emissioni di carbonio
Fornire uno standard mondiale, indipendente dalla tecnologia, per la misurazione e la rendicontazione delle emissioni di gas serra dei prodotti siderurgici, nonché per la definizione di un quadro di riferimento basato su dati scientifici che consenta al settore di ridurre le emissioni di carbonio. Questo l’obiettivo dello Steel Climate Standard pubblicato oggi dal Global Steel Climate Council (GSCC), coalizione di produttori siderurgici nata lo scorso anno per sollecitare Stati Uniti e Ue ad adottare uno standard di emissione che incentivi ad utilizzare il processo di produzione dell’acciaio più “verde” disponibile.
Lo standard, ha spiegato il GSCC in un comunicato stampa, «si concentra sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) dell’industria siderurgica mondiale, con un percorso di avvicinamento basato su dati scientifici per ridurre le emissioni in linea con l’obiettivo dell’Accordo sul clima di Parigi di raggiungere uno scenario di 1,5° C. Lo standard offre un protocollo unico, indipendente dalla tecnologia, che si applicherebbe a tutti i produttori di acciaio su base globale e consentirebbe ai clienti di conoscere e confrontare le effettive emissioni di carbonio associate ai prodotti siderurgici».
Una bozza dello Steel Climate Standard era stata pubblicata lo scorso aprile. Il GSCC aveva invitato le parti interessate ad esaminare lo standard e a inviare i loro commenti. Molti dei commenti inviati «hanno dato forma al testo finale dello standard pubblicato oggi dal GSCC».
Come ha spiegato David Valenti, responsabile affari internazionali del Gruppo Riva, «lo standard è stato progettato grazie alla collaborazione di aziende siderurgiche e associazioni con sede in Europa, Nord America e altri Paesi. Guiderà i produttori di acciaio di tutto il mondo verso la decarbonizzazione. Potrà inoltre guidare i governi, i clienti dell’acciaio e gli altri stakeholder a incoraggiare politiche e pratiche che sostengano questo obiettivo».
Tra i gruppi che fanno parte del GSCC, ci sono anche Nucor, Steel Dynamics e Commercial Metals Company in qualità di membri fondatori, a dimostrazione del fatto che la sensibilità verso i temi ambientali sta crescendo non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti.
«L’acciaio è una componente integrante dell’economia mondiale ed è fondamentale per infrastrutture essenziali nel mondo – ha dichiarato Mark D. Millett, presidente e CEO di Steel Dynamics –. In particolare, l’acciaio a basse emissioni di carbonio è necessario per la transizione verso un’economia globale a basse emissioni. Questo nuovo standard accelererà l’effettiva riduzione delle emissioni di gas serra e fornirà ai decisori chiave dati trasparenti e coerenti per prendere decisioni informate».
A differenza di altre proposte che considerano una “scala mobile di utilizzo dei rottami ferrosi”, lo Steel Climate Standard «è ambizioso, verificabile, inclusivo e trasparente», ha sottolineato il GSCC. Greg Murphy, vicepresidente esecutivo dei servizi alle imprese e consigliere generale di Nucor Corporation, nonché presidente del GSCC, ha spiegato che la creazione di un doppio standard avrebbe portato a «privilegiare l’acciaio ad alte emissioni di carbonio rispetto a quello a basso tenore di carbonio». Questo però avrebbe «scoraggiato l’innovazione e permesso ai produttori di acciaio ad alto tenore di carbonio di rimandare le modifiche al loro processo produttivo».
Tra i membri del GSCC vi sono anche i gruppi italiani Alfa Acciai, Arvedi, AFV Beltrame, Duferco Travi e Profilati, Feralpi, ORI Martin, Pittini e Riva.
FONTE: SIDERWEB.COM