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Laila Matta (Assofermet Rottami): «Una novità che penalizzerà molto gli operatori del settore»

«Una novità che penalizzerà molto gli operatori del settore dei rottami ferrosi». Così Laila Matta, presidente di Assofermet Rottami, ha commentato la recente decisione del governo italiano di estendere da venti a sessanta giorni il periodo di notifica ai ministeri dello Sviluppo economico e degli Affari esteri da parte dei soggetti che intendono esportare materie prime critiche o rottami ferrosi.

«Dal punto di vista commerciale, significherà dover condurre trattative per la vendita dei rottami con due mesi di anticipo; una modalità piuttosto contorta che rischia di essere concretamente impraticabile – ha aggiunto Matta –. Il nostro timore è che gli operatori siano portati a rinunciare almeno in parte alle esportazioni. Questo avrà conseguenze anche per l’economica circolare: la riduzione delle esportazioni si tradurrà anche in un abbandono della raccolta di rottami di più bassa qualità (ad esempio, i rottami provenienti dalle piazzole/isole ecologiche comunali) a discapito del riutilizzo e del riciclo. È evidente che la nuova legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale va verso la direzione della limitazione all’esportazione di rottami: una visione politica che non condividiamo, dal momento che in ambito europeo la disponibilità di rottame per le acciaierie italiane è estremamente ampia. Da questo punto di vista, Assofermet non ritiene che il rottame possa essere considerato una materia prima critica per il nostro Paese, in quanto i produttori siderurgici italiani, oltre a rifornirsi puntualmente sul mercato nazionale, si approvvigionano efficacemente anche all’interno del mercato dell’Unione europea».

Le modifiche alla disciplina in materia di approvvigionamento di materie critiche (art. 30 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito dalla legge 20 maggio 2022, n.51) includono anche la proroga delle misure dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2026.

 

FONTE: SIDERWEB.COM