Secondo trimestre dell’anno in sostanziale stabilità per le PMI della meccanica italiana che mantengono la fiducia grazie all’export. Questo quanto emerge dall’indagine condotta dall’Ufficio Studi di ANIMA su un panel di circa 400 aziende. L’export in recupero mantiene il fatturato per il 42% del campione invariato rispetto al periodo precedente mentre per il 40% è migliorato e solo per il 18% è peggiorato. «Un dato confortante – spiega Sandro Bonomi, presidente ANIMA- è che le cancellazioni di ordini non sono state elevate, che le richieste di stand by sono altrettanto limitate e rappresentano un’indicazione importante dell’attesa normalizzazione della situazione che il sistema paese Italia sta vivendo nelle ultime settimane. In questo difficile scenario la meccanica appare ancora in tenuta grazie all’export, che continua a premiare qualità, know-how e produzioni della manifattura italiana. A preoccupare però è ancora il mercato interno, dove gli ordini stentano ad arrivare. Dall’indagine emerge inoltre che gli investimenti risultano stabili per il 77% del campione, in calo per il 5% mentre il restante 18% ritiene che siano in aumento».
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