E’ stato posticipato a giovedì 30 giugno l’incontro tra le parti (precedentemente previsto per il 24) per decidere del futuro dell’acciaieria di Piombino. La riunione si terrà a Milano e non più a Roma.
Come riportato da TMNews, il sottosegretario allo sviluppo economico Scaglia, a margine di un incontro tenutosi il 27 giugno presso la Bocconi, ha annunciato un rinvio di 48 ore per dare altro tempo alle banche per valutare la situazione.
Sia Scaglia che il segretario della Fiom-Cgil Landini (presente ad una manifestazione di protesta degli operai di Piombino presso Mediobanca) hanno auspicato che gli istituti di credito aderiscano alla ristrutturazione del debito.
All’incontro decisivo per il futuro di Lucchini saranno presenti, come riporta La Nazione, il management dell’acciaieria di Piombino, i sindacati, gli advisor Lazard per il gruppo Lucchini e Rotschild quale rappresentante delle banche coinvolte; l’invito ad essere presenti è stato esteso anche a Severstal, proprietaria del 49,8% delle quote del gruppo (il restante 50,2% è appannaggio del numero uno di Severstal, il magnate russo Mordashov).
Qualora non si addivenisse ad un’intesa in merito alla ristrutturazione finanziaria, il gruppo siderurgico sarà sottoposto ad amministrazione straordinaria.
A. Sabini Fender