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«Con le regole stabilite a livello Ue, l’Italia dovrà risparmiare circa il 7% di gas rispetto alla media del consumo annuale negli ultimi cinque anni». Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, a margine del Consiglio Affari Energia a Bruxelles dove è stato raggiunto l’accordo che conferma il taglio del 15%, ma con deroghe per gli Stati membri in situazioni particolari. «È la percentuale che avevamo già previsto nel nostro piano – ha spiegato il ministro –. Inizialmente era un taglio del 15% uguale per tutti, che era un po’ complicato da gestire. Adesso è stato specializzato praticamente Paese per Paese».

Lo stoccaggio di scorte del nostro Paese «ha superato il 70%, stiamo andando verso il 71%, quindi direi che stiamo bene». Il taglio annunciato da Gazprom per l’Italia «è abbastanza marginale». Cingolani prevede che all’inizio dell’inverno «saremo quasi indipendenti dalle forniture russe ed entro l’anno prossimo senza alcuna dipendenza».

Mentre sul price cap la Commissione Ue si sta impegnando: «Sono consapevoli che i prezzi sono diventati altissimi, quindi stanno lavorando e ce l’hanno confermato», ha affermato Cingolani.

Infine, il ministro ha smentito le voci di riconversione a carbone di impianti per la produzione di energia elettrica: «Noi non riconvertiamo niente, il nostro piano è già stato fatto a maggio: utilizziamo le nostre centrali a carbone, quelle ancora in funzione un po’ più di quello che avremmo previsto». E ha aggiunto: «Faccio presente che l’impatto ambientale di questo utilizzo è ampiamente compensato dalla crescita delle rinnovabili, nei primi sei mesi siamo già a svariati gigawatt. Per cui, insomma, questo è un rischio calcolato. Per altri Paesi forse è un po’ diverso».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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