Su su sempre più su. Sembra essere questo il ritornello preferito dalle quotazioni del rottame in queste prime settimane del 2011 con aumenti euforici che hanno portato a parlare di scambi per lamierino e lamierino palabile nei dintorni se non superiori ai 400 euro la tonnellata. Un prezzo che un anno fa rappresentava le quotazioni delle travi di prima scelta. Secondo i commerciati di materie prime intervistati da Siderweb resta però il fatto che con il nuovo anno l’Italia ha perso ai danni della Turchia il primato come «miglior pagatore» di materia prima dato che i produttori turchi sembra che abbiano speso 400 euro tonnellata addirittura le demolizioni, che anche con gli ultimi rincari in Italia oscillano tra i 350 e i 360 euro tonnellata.
La domanda che però al momento circola nell’ambiente è «fino a quando?»,secondo alcuni il trend ascendente potrebbe durare fino a febbraio con ulteriori 20/30 euro di rincari che potrebbero aggiungersi nelle prossime settimane. Per altri invece con le attuali situazioni del mercato e della domanda di finiti i rincari non avrebbero grande fiato anche in virtù delle differenze di assorbimento dei prezzi evidenziate da produttori di lunghi, in maggiore difficoltà, e di quelli di acciai speciali più flessibili ai rincari. Grande attesa per il Campsider di domani, da cui potrebbero emergere indicazioni sulle posizioni future dei produttori.
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