Skip to main content
News 2010

Lucchini – Rimbalzano le voci della vendita. La scheda del produttore e di Severstal

By 27 Gennaio 2010No Comments

A pochi giorni dalla diffusione della notizia da parte dei media russi, l’indiscrezione su una possibile vendita di Lucchini da parte di Severstal è rimbalzata su tutti i principali quotidiani nazionali, provocando reazioni nel mondo siderurgico e scatenando una ridda di ipotesi sui possibili compratori. In attesa di un chiarimento della situazione, Siderweb pubblica una scheda riassuntiva delle attività e dei “numeri” dei due attori in campo: Lucchini e Severstal.

 

Lucchini: proprietà – Lucchini è divenuto parte della galassia Severstal nel 2005. Cinque anni or sono, infatti, il gruppo siderurgico fondato da Luigi Lucchini ha subito una ristrutturazione finanziaria, attraverso un incremento di capitale vicino ai 500 milioni di euro, che ha portato la maggioranza delle quote nelle mani di Severstal (71%). L’azienda di Alexei Mordashov nel 2007 inoltre ha eseguito due importanti operazioni: la cessione di Sidermeccanica alla famiglia Lucchini per 220 milioni di euro e l’acquisto di un ulteriore 9% circa delle azioni di Lucchini Spa, che ha portato la quota del produttore russo al 79,82%. Il restante 20,18%, invece, è diviso tra i fratelli Lucchini: Giuseppe (7,18% circa), Silvana (6,51% circa) e Gabriella (6,46% circa).

 

 

 

              

 

Lucchini: struttura del gruppo e produzione – Lucchini Spa si compone di due business unit principali: Lucchini Piombino (Italia) e Ascometal (Francia). La prima può contare sugli stabilimenti di Bari (Bari Fonderie Meridionali), Trieste (Ferriera Servola), Lecco, Condove (TO) e dell’immensa installazione industriale di Piombino (LI) dove si possono trovare, su una superficie di circa 10 milioni di metri quadrati, un’area portuale con un pontile per navi fino a 80.000 tonnellate, impianti di preparazione dei minerali di ferro, due batterie di forni per il coke, un altoforno, un’acciaieria con tre convertitori LD/LBE, quattro impianti di metallurgia in siviera, due impianti di degasaggio sotto vuoto, quattro colate continue, di cui una dedicata alla produzione di bramme, un treno sbozzatore per laminare blumi, billette e tondoni, tre laminatoi per rotaie, barre per aghi, piastre per armamento ferroviario, barre e billette e vergella, un impianto per taglio a misura e/o saldatura rotaie in lunghezza 144 metri e un reparto per il controllo e condizionamento dei semiprodotti. Lucchini è uno dei leader del mercato europeo dei lunghi di qualità e detiene circa il 20% del mercato europeo e l’80% del mercato italiano delle rotaie.

Ascometal è attivo nel settore dei lunghi speciali e può contare su quattro acciaierie (Dunes, Hadondange, Fos-Sur-Mer e Le Cheylas) e due centri di finitura a freddo (Custines e Le Marais) distribuiti sul territorio francese.

Lucchini e Ascometal hanno una capacità produttiva annua di 4 milioni di tonnellate e nel 2008 hanno venduto 475.000 tonnellate di ghisa, 597.000 di semilavorati, 1,88 milioni di tonnellate di lunghi, 298.000 tonnellate di rotaie e 41.000 tonnellate di altri prodotti, per un totale di 3,295 milioni di tonnellate. I dipendenti del gruppo, nel 2008, sono oltre 6.000. Nei primi tre trimestre del 2009 la produzione è stata circa la metà di quella del 2008.

I mercati di sbocco dei prodotti di Lucchini sono l’UE (89% dei volumi), l’Asia (7,6%) e le Americhe (3,3%).  

 

 

Localizzazione dei siti produttivi italiani

Localizzazione dei siti produttivi in Francia

 

Lucchini: i conti – Nel 2008 il gruppo Lucchini ha avuto un fatturato di 3,989 miliardi di dollari (+6,2% rispetto al 2007), con un EBITDA di 429,8 milioni di dollari (+3,3%) ed un EBITDA per tonnellata prodotta di 130 dollari (+20,4%). Nei primi nove mesi del 2009, invece, i dati di bilancio hanno subito una decisa flessione: il fatturato si è portato a 1,224 miliardi di dollari (-63%) e l’EBITDA è stato negativo per 212 milioni (contro un +431 milioni nel corrispondente periodo dell’anno precedente).

 

Severstal: storia e proprietà – Severstal ha origini lontane nel tempo, che si perdono negli anni 30. Tra il 1930 ed il 1933 nella regione a nord-ovest di Mosca vennero scoperti i depositi di minerale di Kola e il giacimento di carbone di Pechora. Per questo motivo venne deciso di costruire un impianto integrato di produzione di acciaio a Cherepovets, una cittadina in posizione strategica sull’asse Mosca-San Pietroburgo. La decisione fu presa dai vertici economici dell’Unione Sovietica nel 1940 ma la guerra mondiale pospose la sua realizzazione di parecchi anni. Fu solo nel 1955, infatti, che iniziò la produzione di acciaio. Negli anni seguenti furono ampliati gli impianti e nel 1983 ci fu la riorganizzazione dei siti produttivi. Nel 1993 l’azienda fu registrata grazie ad un decreto del presidente della Federazione Russa con il nome di Severstal. A partire dai primi anni 2000 il gruppo fu privatizzato e passò nelle mani di Alexei Mordashov, che successivamente a colpi di acquisizioni (tra cui Lucchini, Rouge Inudstries, Carrington Wire, Celtic Resources, Sparrows Point, Esmark, WCI Steel, Redaelli Tecna e PBS Coals) ha fatto crescere il business di Severstal diversificandolo anche al comparto minerario ed all’estrazione di oro.

La maggioranza delle azioni di Severstal è concentrata nelle mani di Alexei Mordashov (82,4%) mentre il restante 17,6% è diviso tra investitori istituzionali e dipendenti.

 

 

Severstal: struttura del gruppo e produzione – L’azienda ha tre divisioni: Severstal Russian Steel, Severstal Resources e Severstal Interational. La prima si organizza in sei segmenti: acciaio (acciaieria di Cherepovets, tubificio di Sheksna, centro servizio di Kolpino),  metalware (Severstal-Metiz), tubi (tubificio Izhora, impianto di Sheksna), trading (Severstal-Invest), servizi (Stoic, SSM-Tyazhmash) e rottame (Vtorchermet). Severstal Resources, invece, è il maggior produttore russo di minerale ferroso, carbone e oro. Può vantare miniere in Russia, Usa, Kazakistan, Liberia e Nurkina Faso che le garantiscono un output di oltre 13 milioni di tonnellate annue di minerale ferroso, 7,5 milioni di tonnellate di carbone e 6 tonnellate d’oro. Severstal International, infine, conta 4 impianti siderurgici in Nord America e 15 in Europa.

La produzione totale di acciaio di Severstal nel 2008 è stata di 19,2 milioni di tonnellate, che posizionano il gruppo russo al primo posto tra i siderurgici russi ed all’11° nel mondo.

 

Impianti Severstal in Europa ed Asia

Impianti Severstal in Nord America

 

Severstal: i conti – Nel 2008 il fatturato di Severstal è stato di oltre 22 miliardi di dollari, per un EBITDA di 3,2 miliardi di dollari ed un utile netto di oltre 2 miliardi di dollari. Nei primi nove mesi del 2009, invece, il fatturato di è ridotto a 9,135 miliardi di dollari (-50,2%) e l’EBITDA è sceso da 5,067 miliardi di dollari a 207 milioni (-95,9%). La perdita netta si è attestata a 878 milioni di dollari, contro il profitto netto di 3,243 miliardi del corrispondente periodo del 2009.

s.f.

                                                                     ************************************