«Il mese di ottobre è stato caratterizzato da una riduzione delle quotazioni dettate da uno squilibrio tra domanda e offerta». Si apre così la nota di mercato sui rottami ferrosi di Assofermet. «Nell’ultima parte del mese scorso – si legge – i flussi di rottame verso le acciaierie si sono regolarizzati e si sono allineati alla domanda». Per la terza volta nel corso dell’anno «le quotazioni hanno raggiunto il punto di rottura tra costi di recupero trattamento e trasporto e il prezzo di realizzo – continua Assofermet -, che è diventato non più remunerativo a ripagare tutto il ciclo di raccolta e preparazione».
Volgendo lo sguardo al mercato internazionale, «le quotazioni si sono indebolite pur rimanendo nettamente superiori a quelle del nostro mercato domestico». Per il mese di novembre «si prevede un labile equilibrio tra le richieste di rottame da parte del comparto siderurgico e la disponibilità del settore del commercio – conclude la nota associativa -. Risultano molto scarse le scorte nei parchi delle acciaierie e si evidenzia una scarsa disponibilità di rottame presso i cantieri dei commercianti».