Il comparto delle forge rimane in una «situazione preoccupante». Lo ha detto a Siderweb Mauro Botta, portavoce dei produttori di lingotti per forgia per Federacciai e responsabile commerciale di ASO Siderurgica. «Il settore è, in sostanza, fermo – ha detto -. Dopo un primo semestre discreto, grazie agli ordini pregressi, oggi il portafoglio ordini delle forge è ridotto al minimo ed il mercato di riferimento è ancora in recessione». Tra i settori utilizzatori, infatti, «l’eolico è in stadby, l’oil & gas non brilla e nel navale le poche commesse ancora in essere sono contese aspramente dai produttori coreani». Anche il movimento terra è in difficoltà, «con cali a doppia cifra» e l’aerospaziale «è latitante». Unica voce fuori dal coro è il power & energy.
Passando dal mercato alle aziende, poi, «gli innumerevoli e costosi investimenti recentemente realizzati da acciaierie e forge per ricercare materiali più performanti e per produrre lingotti di taglie sempre maggiori rischiano di diventare un grave peso sui bilanci». Soprattutto perché «i budget fatti ad inizio anno sono stati limati più volte al ribasso». A ciò, inoltre, si aggiungono «l’instabilità delle materie prime e la debolezza del dollaro, che rende difficile l’export, e la mancanza di etica commerciale: spesso vengono annullati ordini di materiale già prodotto o ci sono richieste di riduzione di prezzi su ordini calcolati con le materie prime già fissate a valori più alti rispetto agli attuali». I fasti del 2008 non sono sembrati mai così lontani.