Il mercato, la distribuzione e le attese per la ripresa. Sono stati questi i temi toccati da Giulio Olivini (Olivini) durante l’intervista con Siderweb.
Luglio è appena finito. Che mese è stato? «Rispetto a luglio 2008 abbiamo avuto un notevole calo degli ordini, nell’ordine del 30-35%. C’è stato un fattore positivo, comunque: le richieste sono un po’ aumentate rispetto ai mesi precedenti e qualcosa si è mosso».
Qual è stato il problema più spinoso dei primi sette mesi del 2009? «Sicuramente quello dei pagamenti: alcuni clienti hanno difficoltà ad onorare gli impegni. Noi stiamo cercando di aiutarli ma molti non hanno lavoro e faticano a rispettare i piani di rientro».
Quali sono le contromisure prese contro la crisi dalla sua azienda? «Stiamo facendo sacrifici. Ma cerchiamo di non abbassare le quotazioni: vendere a prezzi vicini a quelli di costo è solo una pazzia. Con un ricarico vicino allo zero quale può essere il futuro del commercio?».
Quali saranno le conseguenze della crisi sulla distribuzione? «L’esperienza passata ci ha insegnato che l’agonia nel settore siderurgico è lunga e non provoca mai una caduta verticale. Quindi non credo ci saranno tanti fallimenti. Spero però che questa situazione provochi un ripensamento nelle strategie degli operatori del settore».
Cosa si aspetta alla ripresa dopo le vacanze? «Temo di dover far fronte ad un aumento degli insoluti. Per questo motivo stiamo correndo ai ripari e ci stiamo preparando dal punto di vista finanziario».
