Credit Suisse prevede una discesa della domanda globale di acciaio per il 2009 nell’ordine del 14,7%, con un recupero dell’11% nel 2010 e una crescita del 4,9% nel 2011. Gli analisti della banca d’affari svizzera hanno rivisto al ribasso i numeri relativi alla produzione di metalli ferrosi da parte di Bhp Billiton e Rio Tinto. In particolare, per quanto riguarda la prima società, la stima di Credit Suisse di utile per azione (eps) underlying è stata tagliata del 6% nel 2009, del 13% nel 2010 e dell’11% nel 2011, rispettivamente a quota 1,72 dollari, 1,54 dollari e 1,89 dollari. Quanto a Rio Tinto, l’eps underlying è diminuito del 4% nel 2009, del 3% nel 2010 e del 2% nel 2011, portandosi rispettivamente a 3,91 dollari, 4,36 dollari e 4,83 dollari. Il tutto conduce la banca d’affari elvetica a rivedere verso il basso anche la raccomandazione su Bhp Billiton, da “neutral” a “underperform”, nonché il prezzo obiettivo, che passa da 13,50 a 13 sterline inglesi.