Il momento congiunturale è difficile. Le vendite calano, i prezzi non riescono a trovare un equilibrio. E gli operatori si “scaldano”, ricercando affannosamente di fare volumi, a qualsiasi costo. Questo è l’attuale panorama: un quadro preoccupante soprattutto per la distribuzione.
«In questo frangente serve molta calma – ha dichiarato Giuseppe Fortuna, presidente di Valfer e coordinatore di Assofermet Trivenento -: bisogna avere sangue freddo e nervi saldi». Oggi, infatti «la domanda è molto debole e non reattiva alle sollecitazioni del prezzo». Quindi «è inutile cercare di invogliare i clienti con delle quotazioni molto basse – ha continuato Fortuna -: si produce solo del fatturato effimero destinato a sparire al primo soffio di vento». Meglio «tener duro e andare avanti cercando di fare il proprio lavoro al meglio, senza rinunciare in toto al margine».
Sul versante della distribuzione «attualmente c’è una situazione confusa, con delle sovrapposizioni di ruoli». Fortuna crede che «se i produttori ed i centri di servizio si rivolgessero maggiormente al commercio per la distribuzione dell’acciaio, tutti ne potrebbero trarre benefici». La presenza sul territorio dei commercianti e la conoscenza del tessuto imprenditoriale locale «sono delle garanzie a cui bisognerebbe affidarsi maggiormente».
Per ciò che concerne il consumo di acciaio, «attualmente la situazione del Veneto è molto critica – ha spiegato -, si stanno vedendo delle crepe nel sistema anche in comparti che credevo molto saldi». Anche la provincia di Vicenza «non brilla in questo momento».
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