La produzione globale di acciaio cresce nuovamente, spinta dalla Cina. Positivi, ma meno eclatanti, i risultati ottenuti dall’Europa.
Il 2007 si è chiuso con un output complessivo di 1,34 miliardi di tonnellate, il 7,5% in più dell’anno precedente. L’Europa, con 364,8 milioni di tonnellate ha chiuso l’anno con un +2,8%. È un dato che sottende il +1,7% dell’Ue 27 con 210 milioni di tonnellate, il +1,4% dell’Ue 15 ed il +3,4% della regione CIS.
Il Nord America è rimasto sostanzialmente al palo con uno 0,4% risultato dei 132 milioni di tonnellate prodotte nei dodici mesi dello scorso anno. Il Sud America ha invece sfornato 48,3 milioni di tonnellate, il 6,5% in più del 2006.
L’Asia, locomotiva globale, ha prodotto acciaio per 754,3 milioni di tonnellate con un passo in avanti dell’11,7%. La sola Cina ha contribuito per 489 milioni di tonnellate: è il 15,7% in più del 2006.
Guardando poi ai singoli paesi, la Cina (di cui abbiamo già detto) è seguita dal Giappone con 120,2 milioni di tonnellate (+3,4%). La prima europea è la Germania con 48,5 milioni di tonnellate (+2,8%).
L’Italia, che è stata superata dal Brasile (33,8 mln ton, +9,3%) dopo un lungo testa a testa, ha chiuso il 2007 con 32 milioni di tonnellate, l’1,2% in più del 2006.
La tabella seguente (fonte IISI) riporta la produzione per singolo Paese:
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