Rallenta il ritmo di crescita dell’output mondiale di acciaio. Secondo i dati raccolti dall’IISI, infatti, a novembre la produzione globale di acciaio è salita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2006, portandosi a 108.961.000 tonnellate. Si tratta di un tasso di crescita notevolmente ridotto rispetto alla media del 2007 (+7,7%). Inoltre, rispetto ad ottobre, si è registrato un calo dell’output di 5,223 milioni di tonnellate.
Un trend positivo quello che ha caratterizzato le vendite degli associati di Eurometal nei primi dieci mesi del 2007.
Da gennaio ad ottobre, escludendo la parentesi negativa del mese di agosto, l’indice delle vendite dei prodotti in acciaio è stato superiore rispetto alla media del 2006 (base 2006=100).
La prima parte dell’anno è stata fortemente positiva con un picco raggiunto a marzo a 116,4 punti. La retromarcia viene innestata a partire dai mesi estivi ed in particolare ad agosto quando gli acquisti da parte dei clienti dei commercianti si attestano a 85,8 punti.
Dopo il rientro delle ferie le attività riprendono a buon ritmo con settembre che sale a 105,1 punti ed ottobre che fa segnare la seconda prestazione del 2007 a 115,1 punti.
Un primo semestre caratterizzo dalla corsa agli acquisti per poi passare, dopo il rientro dalle ferie estive, ad un rapido destoccaggio. Questa è la fotografia scattata da Eurometal sulla situazione delle scorte nel periodo gennaio – ottobre.
Secondo i dati dell’associazione europea, la media dei giorni di vendita da parte dei commercianti europei nel 2006 è stata di 68,3. Da gennaio a luglio 2007, gli stock si sono alzati facendo segnare +10 giorni rispetto a inizio anno e +12 giorni rispetto alla media del 2006. Il top è stato raggiunto ad agosto con 91,4 giorni. Il dato subisce poi una forte correzione verso il basso, scendendo a 75,2 giorni in settembre e 67,7 giorni in ottobre.
Anche l’ultimo mese dell’anno non turba le acque nel mare tedesco del rottame. Le oscillazioni dei prezzi di tutte le categorie rilevate non hanno superato, nell’arco di un mese, il punto percentuale. Le quotazioni chiudono l’anno sopra i livelli del dicembre 2006, eccezion fatta per le torniture che hanno fatto segnare un limitato –0,8%.
Sarà un pool di quattro banche italiane a sostenere il Gruppo Marcegaglia nel processo di crescita.
L’azienda mantovana ha infatti ottenuto un prestito decennale da 625 milioni di euro per finanziare lo sviluppo delle sue attività industriali ed il potenziamento dei suoi stabilimenti in Italia e all’estero.
Lucchini pensa in grande e lo fa con occhio di riguardo all’ecologia. L’azienda, infatti, sborserà 14 milioni di euro per contenere la fuoriuscita delle polveri e dei fumi dell’acciaieria grazie all’installazione di quattro nuove cappe di aspirazione nello stabilimento di Piombino (Livorno).
Sarà necessario un anno di lavori per le opere strutturali, a cui seguiranno i test di messa a punto dell’impianto di aspirazione e filtraggio che, compatibilmente con le fermate dell’acciaieria, dovrebbe entrare a regime a fine 2009.
Aprire nuovamente i battenti per soli tre mesi sembrerebbe essere un azzardo. Ed è così che lo stabilimento di Torino di ThyssenKrupp, dopo il sequestro di parte delle linee potrebbe non riavviarsi per due motivi. In prima battuta per la vicinanza del termine entro il quale la società tedesca si era da tempo impegnata nel trasferire a Terni l’intera produzione; in seconda battuta perché è difficile ipotizzare che gli operai decidano di varcare nuovamente i cancelli dello stabilimento piemontese prima che esso venga messo – così chiedono le sigle sindacali – in totale sicurezza.
Superata quota 30 milioni di tonnellate, il 4,3% rispetto allo scorso anno. Così il consumo apparente italiano nei primi nove mesi del 2007.
Da gennaio a settembre infatti, la domanda di prodotti in acciaio si è attestata a 30.144.345 tonnellate, facendo registrare un incremento di 1.238.747 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2006.
Prezzi stabili quelli di travi e laminati ma la vera “sorpresa” è il rincaro delle quotazioni del tondo e della vergella. È questo il quadro che si evince dalle rilevazioni della Commissione Prezzi della Camera di Commercio di Brescia.
Dopo due mesi di quotazioni in discesa libera, il tondo c.a., sia in barre che in rotoli, rialza la testa e porta il prezzo minimo a 225 euro/t ed il massimo a 230 euro/t, 10 euro in più di quattordici giorni fa.
È ancora contrassegnato dal segno più il comparto dei metalli e dei prodotti in metallo a ottobre. Secondo le rilevazioni Istat, infatti, nel mese preso in esame gli ordinativi del settore sono cresciuti del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2006. Positiva anche la situazione del fatturato, con un +8,5% annuale.
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