Sono cresciuti ancora a luglio i prezzi alla produzione dell’industria su base annua. Secondo quanto rilevato dall’Istat, nel settimo mese dell’anno l’aumento è stato del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2017 e dello 0,3% su giugno.
A contribuire in maniera maggiore è la componente energetica: se la si esclude dal calcolo, sul mercato interno la crescita congiunturale scende allo 0,1% e quella tendenziale all’1,2%.
Sul mercato estero, i prezzi a luglio sono rimasti stabili rispetto al mese precedente. Su base annua, invece, l’Istat ha registrato un aumento del 2,3% (+1,9% area euro, +2,5% area non euro).
Nel trimestre maggio-luglio, si stima un incremento dei prezzi alla produzione nell’industria dello 0,9% sul trimestre precedente (+0,9% sul mercato interno, +0,7% su quello estero).
Gli aumenti più sensibili si sono registrati nel settore della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati (+18,4% sul mercato interno, +40,9% in area euro e +38,1% in area non euro). Il settore della fabbricazione di mezzi di trasporto mostra la flessione maggiore in area non euro (-1,4%).
Per quel che riguarda la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti), a luglio i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,2% su base annua (+3,1% sul mercato interno, +6,3% su quello estero), mantenendosi pressoché stabili rispetto a giugno (+0,3%).
Fonte: siderweb.com