È un mondo dai consumi di rottame per produzione siderurgica sempre più importanti quello descritto nella relazione della Ferrous Division del Bir.
I dati aggiornati al primo semestre del 2017 sono stati presentati nel corso della World Recycling Convention del Bureau of International Recycling in corso fino al 16 ottobre a Nuova Delhi.
La Cina sul tetto del consumo mondiale
A fronte degli outlook produttivi basati sui dati della World Steel Association, le presentazioni che si sono alternate hanno evidenziato come la Cina, sull’ondata del rinnovo impiantistico legato alle normative antinquinamento, ha visto il consumo di rottame nel primo semestre aumentare del 46% in un anno, passando da 42,6 milioni di tonnellate a 62,2 milioni di tonnellate. Dato che la porta sul tetto del mondo tra gli utilizzatori.
Al secondo posto si piazza l’UE a 28 con 47,7 milioni di tonnellate, con i 10,98 milioni di tonnellate dell’Italia (+5,8%) che le valgono il primato continentale, di fronte alla Germania che si ferma a 9,83 milioni di tonnellate (+3,2%).
Tra i grandi Paesi consumatori restano da segnalare il 16% della Turchia con 14,58 milioni di tonnellate di utilizzo, il +9% del Giappone, (17,8 milioni di tonnellate) e il + 1,3% Degli USA con 23,8 milioni di tonnellate.
Alla Turchia la medaglia d’oro dell’import
Spostando la lente di ingrandimento sugli scambi commerciali, il maggior importatore mondiale si conferma ancora una volta la Turchia con 9,33 milioni di tonnellate di arrivi, seguita a notevole distanza dai 3,04 milioni di tonnellate della Corea del Sud (+7,8%).
A livello percentuale è invece la Russia che con un +75% registra il maggior incremento, anche se con sole 308mila tonnellate di arrivi. Decisa crescita (+52,5%) anche per l’Indonesia (753mila tonnellate) e soprattutto per la Cina con 1,31 milioni di tonnellate per un +31,5%.
L’India invece guida la classifica dei Paesi in contrazione con un -31,8% per 2,57 milioni di tonnellate di arrivi. In flessione anche l’Ue con un -5,3% per 1,36 milioni di tonnellate di rottami in entrata.
Tra i fenomeni da segnalare, il netto aumento dei rottami in uscita dalla Cina che nei primi otto mesi dell’anno hanno superato le 879mila tonnellate, alla volta soprattutto di Taiwan, Indonesia, Hong Kong e Singapore.
In sei mesi sono uscite dall’Ue quasi 10 milioni di tonnellate
L’Ue mantiene comunqe il primato di esportatore di rottame con 9,96 milioni di tonnellate, dei quali 6 milioni alla volta della sola Turchia. L’Europa inoltre ha al suo interno una circolazione interstatale di rottame per 14,5 milioni di tonnellate nel primo semestre, il 7,4% in più di un anno fa.
Gli Stati Uniti, con 6,7 milioni di tonnellate, conservano il secondo posto nella classifica aggiornata al periodo gennaio-giugno 2017.
Fonte: siderweb.com