La distribuzione europea di acciaio si interroga sulle sfide del futuro. Il Regional Meeting di Eurometal della scorsa settimana, focalizzato sui centri servizio del sud Europa organizzato in collaborazione con Assofermet, ha visto affrontare nel corso dei primi interventi affidati al presidente dell’associazione dei distributori europei e CEO di Tata Steel Distribution Jens Lauber (immortalato nella foto in alto durante il suo intervento) ed a Justin Cox, Head of European Production di Lmc Automotive, alcune delle principali sfide dei prossimi anni.
Innovazione e digitalizzazione
Due le parole più ricorrenti nel corso del meeting: innovazione e digitalizzazione. Due vie utili per invertire il trend che vede una domanda europea sempre più soddisfatta dalle importazioni e meno dalla distribuzione. Anello della filiera siderurgica che, ciononostante, riesce a veicolare il 50% dei volumi europei di piani, all’interno di una domanda europea di acciaio che nel 2015 si è attestata attorno ai 75 milioni di tonnellate di acciaio.
Proprio innovazione e digitalizzazione potrebbero essere le chiavi per aiutare le aziende europee della distribuzione, vittime, queste ultime, di un’erosione di margini particolarmente severa, tanto da poterne mettere in discussione, per alcune, la sopravvivenza futura.
L’equilibrio con le esigenze dei clienti
Secondo Lauber, l’innovazione deve andare nella direzione dell’identificazione di un equilibrio con i clienti volto allo studio di nuovi prodotti che possano far percepire ad entrambi gli attori una strategia win – win che aggiunga valore alla fidelizzazione con il fornitore.
Sul fronte digitalizzazione, per il numero 1 di Eurometal non basta pensare ad avere sistemi informatizzati o al buon posizionamento dei propri brand sui motori di ricerca. Si tratta, anche e piuttosto, di una contaminazione per trovare soluzioni nuove ed efficienti sia alle proprie esigenze che a quelle dei clienti.
Nella presentazione dedicata al mercato europeo dell’auto, Cox ha invece evidenziato come negli ultimi anni Italia, Spagna e Francia abbiano contribuito al sostegno del business continentale per il 75% del totale. Sul medio termine, invece, il recupero medio della produzione di veicoli leggeri dovrebbe assestarsi su una media annua del 2,1%.
Fonte: siderweb.com