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News 2007

Jeremy Rifkin:Terza Rivoluzione Industriale

By 16 Febbraio 2007No Comments

Soltanto una «terza rivoluzione industriale», capace di unire la produzione di energia «pulita» e informatica, potrà salvare l’umanità da immani catastrofi «naturali» nel prossimo futuro. Questo è quanto ha dichiarato Jeremy Rifkin  {mosimage} , premio Nobel per l’Economia e autore del bestseller "Il Sogno Europeo", durante un’intervista a Repubblica TV.
Il Protocollo di Kyoto, firmato nel 1997, doveva ridurre le emissioni dei gas serra. Ma oggi la salute della Terra è sempre più a rischio. «Dobbiamo far fronte alla possibilità di estinzione del pianeta – ha annunciato l’economista americano -. Occorre quindi concentrarsi sulla missione di transizione verso una nuova era».
Rifkin individua 5 pilastri che rappresentano il primo passo da fare per passare ad un’economia “povera” di carbone.
«Creare il 20% di efficienza energetica per dar vita a prassi migliori nelle famiglie e nelle aziende – spiega l’economista -. In secondo luogo, è necessario ridurre senza compromessi le emissioni di CO2.  Terzo, occorre creare il 25/30% di energie rinnovabili entro il 2020. Quarto, dare origine ad infrastrutture dell’idrogeno entro il 2025. Infine, – conclude Rifkin – creare reti energetiche rinnovabili entro il 2025».
Questo è ciò che Rifkin chiama la terza rivoluzione industriale e che rappresenta l’obiettivo minimo da raggiungere.
Secondo l’economista, sono i leader dei vari paesi industrializzati a doversi responsabilizzare a nome della razza umana. «Bisogna che le personalità di spicco delle diverse potenze mondiali guidino il dibattito – ha dichiarato – per poter passare ad un nuovo futuro».
Jeremy Rifkin si sofferma inoltre sul grande potenziale italiano di mezzi agricoli e forestali che potrebbe essere sfruttato come fonte d’energia. «In Italia, l’agricoltura potrebbe creare fino al 20/30% d’energia necessaria per il trasporto».
L’economista conclude soffermandosi sul tipo di rifiuti agricoli che possono essere utilizzati nell’“agricoltura combustibile”. «Alcune colture sono meglio di altre per creare biomasse: infatti la barbabietola da zucchero e la canna da zucchero possono essere utilizzate al contrario del mais e dell’olio di palma».

Jeremy Rifkin sarà presente a Made in Steel durante l’incontro dal titolo «Etica, energia ed ambiente: la responsabilità sociale dell’impresa». L’appuntamento è fissato per il pomeriggio del prossimo 22 marzo.
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