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Cede il 2,1% rispetto al quinto mese del 2014 e l’1,9% nel confronto complessivo del periodo gennaio – maggio con il medesimo dell’anno precedente. Secondo i dati diffusi dalla World Steel Association, le acciaierie mondiali, a maggio, hanno sfornato 139,308 milioni di tonnellate di acciaio, a fronte dei 142,317 milioni di tonnellate del medesimo mese del 2014.

L’ammontare complessivo dei primi cinque mesi del 2015 ha raggiunto i 675,628 milioni di tonnellate, contro i 689,044 milioni di tonnellate del periodo gennaio – maggio del 2014. In questo quadro generale, l’Italia mette a segno una performance ben più negativa, producendo 2,002 milioni di tonnellate contro i 2,29 milioni di tonnellate di maggio 2014, cedendo così il 12,6% su base annua. Si attesta, invece, ad un -10,2% il calo di output complessivo dei primi cinque mesi dell’anno in corso, scesi dai 10,939 milioni di tonnellate del 2014 ai 9,828 milioni di tonnellate del 2015. L’Ue a 28, complessivamente, ha prodotto 15,086 milioni di tonnellate a maggio, pari allo 0,7% in più rispetto a maggio 2014, ma cede lo 0,1% nel dato cumulativo da inizio anno (73,216 milioni di tonnellate nel 2015, contro i 73,275 milioni di tonnellate dell’anno precedente). Anche la produzione tedesca registra un doppio segno «-», sfornando a maggio 3,71 milioni di tonnellate contro i 3,923 milioni di tonnellate di dodici mesi prima (-5,4%). Cede, invece, il 2,9% il dato complessivo da inizio anno rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (9,828 milioni di tonnellate dal primo gennaio 2015 rispetto ai 10,939 milioni di tonnellate dell’anno precedente). La produzione francese cresce, invece, su base mensile del 5,8%, toccando quota 1,446 milioni di tonnellate a maggio. Incrementi anche per produzione spagnola (+1,9% con 1,377 milioni di tonnellate) e del Regno Unito (1,111 milioni di tonnellate pari ad un +10,2%). Tutte le macro aree geografiche registrano segni negativi ad eccezione del Medio Oriente che tocca, da gennaio a maggio, quota 11,805 milioni di tonnellate (+2,4% su 2014). Continuano a rallentare i due polmoni d’acciaio del CSI. La Russia sforna, infatti, 6,1 milioni di tonnellate a maggio, perdendo l’1,9% rispetto al quinto mese del 2014. Ben più pesante la condizione della produzione ucraina che ha fatto registrare un calo del 23% nel confronto mensile. Dai 2,826 milioni di tonnellate di maggio 2014, infatti, l’output ha raggiunto i 2,177 milioni di tonnellate. L’Asia ha sfornato complessivamente 94,551 milioni di tonnellate di acciaio, rallentando dell’1,8% nel confronto con maggio 2014. Cede l’1,7% la produzione mensile: da 71,161 milioni di tonnellate di maggio 2014 a 69,953 milioni di tonnellate del mese scorso. Perde terreno il Giappone, che fa registrare un -7%, così come la Corea del Sud che riduce l’output del 2,6%. In controtendenza, invece, l’India. Stando ai numeri diffusi – che la vedono incrementare la propria produzione del 4% toccando quota 7,68 milioni di tonnellate -, sembrerebbe plausibile vedere i primi segnali della politica di espansione industriale impressa dal governo nazionale definita «Make in India» e che vorrebbe il raggiungimento dei 300 milioni di tonnellate annue di produzione entro i prossimi dieci anni.
In allegato la tabella originale redatta dalla World Steel Association.

Fonte: siderweb.com

2015-05_Crude_Steel_Production_Table.pdf

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