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Meglio di gennaio, ma ancora in affanno. La produzione mondiale di acciaio, a febbraio, cresce dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2014, portandosi a 127,626 milioni di tonnellate. Dopo il -2,9% di gennaio, il totale del primo bimestre del 2015 sale a 261,407 milioni di tonnellate, con una riduzione dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

A livello regionale, a febbraio solo tre aree possono vantare il segno «+»: il Medio Oriente (+7,2% a 2,342 milioni di tonnellate), l’Asia (+2,7% a 87,262 milioni di tonnellate) e il Sud America (+2,6% a 3,512 milioni di tonnellate), mentre le restanti sei macroregioni perdono terreno. In particolare, la CSi cede il 6,0%, il Nord America il 6,8% ed i paesi europei non membri dell’Ue il 10,6% (con la Turchia al -12,2%). L’Unione europea cede l’1,8%, con un output di 13,619 milioni di tonnellate.
Per ciò che concerne i singoli paesi, la Cina incrementa del 3,4% (65,030 milioni di tonnellate), l’India del 5,6% (6,910 milioni di tonnellate), la Russia del 5,6% (5,739 milioni di tonnellate), il Brasile del 2,3% (2,681 milioni di tonnellate) e la Francia del 3,5% (1,283 milioni di tonnellate). Tra i paesi che invece retrocedono, si segnalano: Germania (-1,6%), Italia (-9,7%), Spagna (-4,4%), Regno Unito (-4,8%), Ucraina (-33,2%), USA (-7,9%), Giappone (-0,2%) e Corea del Sud (-4,4%).
In allegato è possibile scaricare l’elenco completo delle performance dei 65 paesi membri della World Steel Association.

Fonte: siderweb.com

2015-02_Crude_Steel_Production_Table.pdf

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